lunedì 30 agosto 2010

Leonello Negozi alla tavola rotonda sulla GREEN ITALY - Una nuova fase di sviluppo dei sistemi produttivi e dell'occupazione

A nome degli Ecologisti Democratici voglio per primo ringraziare per primo il PD di Jesi per averci concesso questo spazio all'interno della loro festa.
Gli Ecologisti Democratici sono ormai una presenza significativa in tutto il territorio nazionale ed nei giorni 10-11 e 12 dicembre svolgeremo il nostro 1° congresso nazionale. Congresso nel quale: rifletteremo su come organizzarci e lavorare per mettere al centro della politica italiana l’ambientalismo riformista e come il nostro impegno può affermare nella politica le ragioni dello sviluppo sostenibile. Uno sviluppo che soddisfi i bisogni materiali, culturali e sociali delle persone e delle comunità. Che garantisca i diritti delle future generazioni, senza compromettere l'ambiente, il clima, le risorse naturali del nostro pianeta, anzi valorizzandole come un fattore cruciale del benessere economico e sociale.
Gli Ecologisti Democratici sono anche una presenza nella Vallesina ed è per questo che abbiamo deciso di formalizzare questa presenza attraverso la costituzione di un Circolo. Atto che avverrà formalmente giovedì 9 settembre.
Gli obiettivi principali che ci prefiggiamo nel costituire il Circolo sono:
1°) impegnarci per una politica in cui la qualità ambientale è elemento decisivo per uno sviluppo sociale ed economico fortemente radicato nel territoriale.
2°) formare dei quadri politici, preparati sulle questioni ambientali; capaci di fondare le loro proposte su basi razionali e scientifiche.

Voglio, anche, ringraziare quanti hanno accettato l'invito a partecipare a questa tavola rotonda. Noi abbiamo voluto invitare cittadini, amministratori ed imprenditori che potevano portare la loro esperienza diretta convinti che un po' di futuro per questo nostro paese è già in mezzo a noi e vogliamo mostrarvelo.
In questi ultimi anni è di molto accresciuta la sensibilità nei confronti delle questioni ambientali e questa accresciuta sensibilità cambia i nostri comportamenti, cambia i nostri stili di vita, cambia le nostre scelte nel fare gli acquisti. Basta vedere come si sta adeguando la pubblicità. Cambia anche il modo in cui saranno valutate le scelte fatte dalla politica.
Questi cambiamenti obbligano il mondo imprenditoriale e la classe politica a rinnovarsi. Da qui per la politica la necessità di mettere al centro delle sue scelte le questioni ambientali dando delle risposte concrete.
E' su queste questioni del resto che si constata in Italia il divario più grande tra centrosinistra e centrodestra. Basti pensare alle scelte fatte dal governo Berlusconi: le varie sanatorie dell’abusivismo edilizio; il ritorno al nucleare; il taglio delle risorse per la difesa del suolo; la mancata proroga della detrazione del 55%.
Il centrodestra italiano ha ancora un approccio tradizionale che vede nelle politiche ambientali un lusso da periodi di vacche grasse.
Non è così, basta vedere cosa fanno anche leader del centrodestra come Sarkozy, la Merkel e Cameron.

Ambiente ed economia non sono in contraddizione. La Francia, la Germania e la Gran Bretagna per uscire dalla crisi hanno già avviato politiche industriali di ampio respiro basate sulla sostenibilità ambientale. E negli Stati Uniti l'amministrazione Obama sta promuovendo in questo settore un grande piano d'investimento.
Queste scelte per il clima e l'ambiente che all'inizio possono sembrare un freno allo sviluppo perché introducono vincoli invece finiscono con il portare un vantaggio competitivo a chi le compie. Basta vedere l'esperienza della Germania dove una forte presenza ecologista ha portato a misure ambientali severe che potevano sembravano dei pesi e che invece si sono trasformate in un volano dell'economia, creando nuovi posti di lavoro.
Già da ora, dal punto di vista occupazionale, la green economy ha superato l'industria “tradizionale”. In campo energetico si conta al momento 3,4 milioni di posti di lavoro, superando così i 2,8 milioni dell'industria “tradizionale” mineraria, dell'elettricità, del gas, del cemento, dell’acciaio e del ferro.
A guidare la classifica europea delle professioni verdi in questo momento sono per l'eolico, la Germania, la Spagna e Danimarca e per l'energia solare, la Germania e la Spagna.

Nella strada della green economy un ruolo importante può averlo le amministrazioni locali. Ed è partendo da questa considerazione che rivolgo un accorato invito alle amministrazioni centrosinistra affinché percorrano questa strada.
Se le Regioni sapranno guidare la rivoluzione dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili per fare la propria parte nelle politiche per il clima? Se sapranno sviluppare i servizi pubblici locali come ad esempio i trasporto?
Se le provincie sapranno lavorare per prevenire il dissesto idrogeologico di un Italia che frana e resta sott’acqua, ogni volta che piove un po' più del normale?
Se i comuni sapranno orientare la pianificazione urbanistica verso la riqualificazione e il recupero del patrimonio edilizio ed orientare l’edilizia verso l’efficienza energetica e la sicurezza antisismica?
Se le nostre amministrazioni sapranno fare questo? Entreremo nel cuore degli italiani ed avremo costruito un futuro migliore, più desiderabile, una società più giusta e più coesa.
GLI INVITATI A QUESTA TAVOLA ROTONDA CI PERMETTONO DI GUARDARE AL FUTURO CON UNA SPERANZA BASATA SUI FATTI E DI QUESTO LI RINGRAZIO DI NUOVO.

venerdì 27 agosto 2010

Tavola rotonda: GREEN ITALY - Una nuova fase di sviluppo dei sistemi produttivi e dell'occupazione.

Gli ECOLOGISTI DEMOCRATICI VALLESINA organizzano domenica 29 agosto alle ore 18.30 all'interno della Festa del PARTITO DEMOCRATICO presso il Parco del Ventaglio a Jesi una tavola rotonda sul tema: GREEN ITALY - Una nuova fase di sviluppo dei sistemi produttivi e dell'occupazione.
Introduce: Leonello Negozi (Ecologisti Democratici Vallesina).
Modera: Silvia Rosati (Assemblea Regionale PD).
Partecipano: Enrico Cappanera (A.D. di Energy Resources Srl – Ancona); Bruno Chiappa (Presidente della Stalla San Fortunato Coop. Agricola – Serra de' Conti); Fabrizio Mancini (Assessore Urbanistica, Ambiente ed Attività Produttive Comune di Maiolati Spontini); Vincenzo Russo (Presidente del Circolo Legambiente “Azzaruolo”) Alessandro Simoni (CdA di Enerprog Srl – Jesi) Manuele Vindusca (A.D. di WT Motors Srl – Jesi).
Conclude: Massimo Pintus (Direttore nazionale ECOLOGISTI DEMOCRATICI).

Gli ECOLOGISTI DEMOCRATICI sono una associazione politica, ecologista che intende rappresentare e promuovere l’ambientalismo politico riformista.
Gli ECOLOGISTI DEMOCRATICI sono impegnati per affermare nella politica le ragioni dello sviluppo sostenibile: uno sviluppo che soddisfi i bisogni materiali, culturali, sociali delle persone e delle comunità e garantisca i diritti delle future generazioni, senza compromettere l'ambiente, il clima, le risorse naturali del nostro pianeta e anzi valorizzando la qualità ambientale come un fattore cruciale del benessere economico e sociale.
Per gli ECOLOGISTI DEMOCRATICI una nuova politica che si voglia autenticamente riformista non può non avere al centro anche l'ambiente. Questa necessità è tanto più forte ed urgente in Italia: dove si pongono problemi ambientali di inusuale asprezza - dall'illegalità ambientale dell'abusivismo edilizio o delle ecomafie, al dissesto idrogeologico, alla morsa dell'inquinamento che attanaglia le nostre città -, e dove d'altra parte la qualità ambientale è un elemento decisivo di una rete fitta e preziosa di economie dal forte radicamento territoriale e dallo spiccato valore immateriale.

Gli ECOLOGISTI DEMOCRATICI sono ormai una realtà radicata in tutto il territorio nazionale e svolgeranno il loro 1° congresso nazionale nei giorni 10-11 e 12 dicembre p.v.
Gli ECOLOGISTI DEMOCRATICI sono anche una realtà nella Vallesina e questa presenza verrà formalizzata il giorno 9 settembre attraverso la costituzione del Circolo ECOLOGISTI DEMOCRATICI VALLESINA.