domenica 21 novembre 2010

Convocazione assemblea elettiva organi sociali


I soci sono convocati in assemblea elettiva degli organi sociali presso il
     Cantinone a Jesi in via San Marino (a pochi metri da Porta Valle)
per il giorno
     sabato 27 novembre dalle ore 16.00
con il seguente OdG:
     - Presentazione delle attività fin qui svoltre;
     - Proposte dei soci per le attività future del Consiglio Direttivo;
     - Illustrazione delle modalità di votazione.
e dalle ore 17.30 alle ore 18.00
     - Elezione del Consiglio Direttivo;
     - Elezione del Collegio dei Sindaci Revisori.

MODALITÁ DI SVOLGIMENTO DELLE ELEZIONI
Le elezioni del Consiglio Direttivo (composto da 11 soci) avvengono a voto segreto su scheda dove sono riportati i nominativi di tutti gli aventi diritto di voto (i soci iscritti prima del 26 novembre).
Per il Consiglio Direttivo possono essere date sulla scheda un massimo di 8 preferenze.

Le elezioni dei Revisori dei Conti avvengono su una scheda dove vanno riportati 3 nominativi (possono essere nominati anche non soci).

Ti preghiamo vivamente di essere presente a questo fondamentale appuntamento dell'Associazione.

L'esecutivo

venerdì 12 novembre 2010

Campagna per la proroga degli incentivi fiscali del 55%

     Il governo ha presentato il maxiemendamento che sarà portato, insieme alla legge di stabilità, in parlamento la prossima settimana per l'approvazione. In questo provvedimento, contrariamente alle promesse fatte, non vengono riconfermate le detrazione fiscale del 55% per gli interventi volti a migliorare l'efficienza energetica degli edifici italiani in scadenza il prossimo 31 dicembre.
     Per contrastare questa decisione, ambientalmente grave e recessiva per tutta la filiera industriale italiana delle costruzioni, gli Ecologisti Democratici Vallesina sabato 13 novembre saranno a Jesi in piazza della Repubblica per raccogliere le firme su una petizione da inviare al Ministro per le Attività Produttive affinché il parlamento modifichi questa scelta del governo demenziale.
     Da più parti, e da diverso tempo, si sono susseguiti appelli e inviti inascoltati al Governo per una proroga di questa agevolazione fiscale introdotta nel 2006 dal governo Prodi: prima le associazioni di categoria del settore, poi i sindaci e le Regioni, infine le commissioni Ambiente e Trasporti della Camera.
     Questo provvedimento che ha reso possibile ai cittadini italiani di far eseguire interventi, spesso molto onerosi, di riqualificazione energetica delle proprie case contribuendo così non solo a evitare tonnellate su tonnellate di emissioni nocive in atmosfera, ma anche a diminuire la loro bolletta e far risparmiare al nostro Paese complessivamente circa 4500GW di energia, tanta energia quanta ne produrrebbe una grande centrale termoelettrica.
     Circa 800 famiglie italiane sono state fruitori dei benefici del provvedimento e questo ha generato un volume d’affari di circa 11,7 miliardi di euro producendo ogni anno 50 mila nuovi posti di lavoro. Ciò ha favorito lo sviluppo in questi anni del settore dell'efficienza energetica: gli interventi su finestre, caldaie, pannelli solari, ma anche soluzioni di isolamento termico delle pareti e dei tetti hanno reso possibile alle aziende più innovative e dinamiche del settore dell'edilizia di continuare a lavorare e crescere anche in questo momento di crisi.
     Come Ecologisti Democratici Vallesina impegnandoci a sostenere queste proposte politiche, vogliamo far affermare una politica che affronti la crisi economica attraverso la soluzione della crisi climatica ed ecologica. Convinti che questa sia l'unica strada per rivitalizzare l'economia creare posti di lavoro e sconfiggere la povertà, dando benessere a chi finora ne è rimasto escluso, senza precipitare tutti, ricchi e poveri, in una crisi ecologica irreversibile.

mercoledì 10 novembre 2010

Campagna per la proroga degli incentivi fiscali del 55% per l'efficienza energetica delle case

Sabato 13 novembre (mattina e pomeriggio) siamo a Jesi in piazza della Repubblica con un gazebo per la campagna per la proroga degli incentivi fiscali del 55% per l'efficienza energetica delle case

Nel gazebo raccoglieremo le adesioni all'appello che invieremo al Ministro per lo sviluppo economico.

Il meccanismo del 55% introdotto nella scorsa legislatura ha portato benefici sia all’industria italiana che all'ambiente. Questo provvedimento ha permesso di risparmiare tanta energia quanta ne produrrebbe una grande centrale termoelettrica.
Come ECOLOGISTI DEMOCRATICI VALLESINA impegnandoci a far affermare queste scelte politiche, vogliamo far vincere una politica che affronti la crisi economica attraverso la soluzione della crisi climatica ed ecologica. Convinti che questa sia l'unica strada per rivitalizzare l'economia creare posti di lavoro e sconfiggere la povertà, dando benessere a chi finora ne è rimasto escluso, senza precipitare tutti, ricchi e poveri, in una crisi ecologica irreversibile.

lunedì 1 novembre 2010

Il nucleare conviene?

Per l’ufficio del budget del Congresso Usa la stima del costo per il nucleare è di 73 $/MWh, per il gas è di 58 $/MWh e per il carbone ed 56 $/MWh.
Per la House of the Lords britannica il nucleare 90 $/MWh (il 10% in più di gas e carbone).
Per il Massachussets Institute of Technology  il costo per il nucleare è di 84 $/MWh contro i circa 60 $/MWh di gas e carbone.
Essendo previsioni le cifre non sono coincidenti ma tutte concordano nel ritenere il nucleare più costoso.
Leonello Negozi

venerdì 22 ottobre 2010

La Risorsa Rifiuto. Una presa di posizione.

Trascorrono i mesi, gli anni, ma la situazione non si sposta, non cambia, anzi. Le cronache devastanti provenienti dalla Campania, con la vita di migliaia di cittadini (colpevoli solo di cercare di vivere una vita civile) avvelenata da montagne di rifiuti e nuovi catini/discariche aperti dalla Polizia e presidiati dall’esercito, esigono doverosamente una riflessione, una considerazione e una forte presa di posizione.

Da ASSOCIAZIONE DEI COMUNI VIRTUOSI

giovedì 21 ottobre 2010

Contro la realizzazione di stoccaggio di scorie nucleari sul territorio regionale

Di seguito il testo della mozione presentata dal consigliere Binci ed approvata dal Consiglio regionale in data 12 ottobre 2010:
Premesso:
che nel 1987 il popolo italiano si è pronunciato per via referendaria sulla fine della produzione di energia nucleare nel nostro paese; che nel mondo, pur essendo attive molte centrali nucleari, la percentuale di energia prodotta resta modesta (il 6,4 per cento), costosa (rispetto alle altre fonti), in via di esaurimento (a causa del combustibile uranio);
che anche dopo il 1987 frequenti sono stati gli incidenti, immutati e pericolosi restano gli impatti ambientali, i rischi per la sicurezza della popolazione e le difficoltà per trovare le soluzioni definitive per lo smaltimento delle scorie radioattive, certi sono gli aumenti dei costi dell’uranio;
che l’Italia si deve dotare di un coerente organico piano energetico nazionale che si basi su politiche e misure per l’efficienza e il risparmio energetico, sulle fonti rinnovabili e su un uso efficace delle fonti fossili per la fase di transizione;
Considerato:
che le scorie radioattive prodotte dalle centrale nucleari italiane dismesse non hanno ancora trovato un sito di stoccaggio definitivo, evidenziando l’enorme problema della lavorazione e stoccaggio in sicurezza delle scorie radioattive prodotte che permane anche con le attuale tecnologie di produzione di energia nucleare;
che la Sogin, società controllata al 100 per cento dal Ministero dell’economia e dello sviluppo economico, ha presentato in questi giorni al Governo il piano di individuazione di 52 aree potenzialmente idonee per ospitare i depositi di rifiuti radioattivi;
che tra i siti di stoccaggio di scorie nucleare individuati, sparsi su tutto il territorio nazionale, risulta anche un’area agricola di circa 300 ha situata nella Vallesina;
che la Regione Marche, ha adottato il Piano energetico e ambientale regionale che prescinde totalmente dal possibile apporto dell’energia nucleare e considerato prioritari gli investimenti e le regole per favorire il risparmio e l’efficienza nei consumi energetici, le fonti rinnovabili e le tecnologie efficienti per le produzioni energetiche, con impianti, reti, iniziative già positivamente avviate sul territorio;
L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE
si dichiara contraria alla realizzazione dello stoccaggio di scorie radioattive nelle Marche ed
IMPEGNA
la Giunta regionale ad opporsi alla realizzazione di depositi di scorie radioattive nel proprio territorio, a tutti i livelli decisionali e istituzionali, in quanto lo stoccaggio di scorie nucleari metterebbe a grave rischio la salute e la sicurezza dei cittadini, l’ambiente e le attività agricole turistiche della Regione.

giovedì 14 ottobre 2010

Appello per la proroga delle detrazioni del 55%

La Finanziaria del 2007 ha introdotto la possibilità di beneficiare di detrazioni d’imposta per chi realizza interventi volti a migliorare l’efficienza energetica della propria residenza. In particolare si può chiedere la restituzione in cinque anni del 55% della spesa sostenuta per riduzione delle dispersioni termiche degli edifici, installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda, installazione di caldaie a condensazione e costruzione di nuovi edifici ad altissima efficienza energetica.

Nel quadriennio il costo totale dellʼinvestimento è stato stimato in 11,7 miliardi di euro ed avrebbe comportato un mancato gettito per lʼerario di 6,4 miliardi.
Per l'Enea, la detrazione del 55% è un provvedimento”anticiclico” cioè che innesca l'economia, come ha fatto negli ultimi due anni. Ed il Cresme, a cui LʼEnea ha affidato lo studio, ha calcolato che il risparmio sulla bolletta energetica è stimabile in 3,2 miliardi di euro (dato valutato su 8 anni). A questi si aggiungerebbero 3,3 miliardi di gettito fiscale aggiuntivo (IVA, Irpef, Ires delle imprese e dei professionisti coinvolti). Ulteriori 3,8 miliardi sarebbero imputabili allʼincremento dei valori immobiliari.
Quindi il beneficio del Sistema Paese ammonterebbe a circa 10 miliardi a fronte dei 6,4 a cui avrebbe dovuto “rinunciare” lʼerario.

Nel caso che la detrazione non venisse prorogata, il Cresme stima un aggravio per le casse dello Stato a partire dal 2011, causato dall’interruzione del maggiore gettito generato dagli investimenti. Ed a questo va aggiunto: il rallentamento delle potenzialità di innovazione tecnologica e di efficientamento energetico degli edifici; l'interruzione della crescita virtuosa del risparmio energetico e della limitazione della emissione di CO2; il disimpegno pubblico alla crescita culturale in ambito ambientale, che non gioverebbe ad un Paese che ha tutto da guadagnare dalla tutela del proprio patrimonio.

Allo stato attuale si può usufruire delle detrazioni solo fino al 31 dicembre 2010. Mancano 78 giorni allo scadere delle agevolazioni.

Per prolungarle, e magari farle diventare strutturali è partita una mobilitazione.

Firma l'appello per la loro proroga.

martedì 12 ottobre 2010

Rimbocchiamoci il nucleare di Emilio D'Alessio

Su sollecitazione di Ignazio Marino e Sandro Gozi avevo scritto e presentato come primo firmatario un ordine del giorno sull'energia nucleare per l'assemblea nazionale del PD di venerdì scorso. L'ordine del giorno è stato sottoscritto da 50 delegati nazionali ed è stato regolarmente presentato, assieme a quelli sul testamento biologico e le unioni civili.
Sabato mattina la direzione dell'assemblea ha chiesto di ritirare i tre OdG, con la motivazione che sarebbero stati fatti propri nella relazione conclusiva del segretario Bersani. Ma così non è stato.
Sulla stampa non se ne è parlato granché. Ne hanno scritto l'Unità, il Riformista e il Manifesto. La storia però è triste e sgradevole, perché davanti a scelte nette il PD ancora una volta preferisce rinviare, annacquare.

Il testo integrale dell'ordine del giorno sul suo blog:
http://www.dalessio.eu/

venerdì 8 ottobre 2010

Assemblea nazionale PD: dichiarazione di Fabrizio Vigni presidente nazionale Ecodem

Dalla Assemblea nazionale del Partito Democratico ci aspettiamo scelte chiare su alcuni punti essenziali del programma. Già nella precedente assemblea, con l'approvazione del documento sulla Green Economy, si è messo un primo importante pilastro per la costruzione di un progetto per l'Italia, alternativo alla destra, che abbia al centro la sfida ambientale.
Ora è necessario che anche le altre parti del programma siano coerenti con questa impostazione. Alcuni dei documenti che verranno portati in Assemblea, anche grazie al contributo degli Ecologisti Democratici, contengono proposte che vanno nella direzione giusta: l'uso della leva fiscale per orientare l'economia verso l'innovazione ecologica, le politiche per la mobilità sostenibile, la scelta di puntare sulla agricoltura di qualità dicendo no agli Ogm.

giovedì 7 ottobre 2010

La Green Economy può essere un'opportunità per l'occupazione giovanile?

A Fabriano si è svolto nel mese di settembre il talk show “Verde Speranza” – Il possibile cammino di un territorio verso un’economia sostenibile” condotto dal giornalista Luca Pagliari. All'incontro erano presenti realtà aziendali del territorio: Ecoenergy04 con impianti di energia alternativa; General Building Spa con impianti fotovoltaici; Sordi Impianti con il solare termico e sistemi termoidraulici; l’Oleificio Montedoro, con una filiera di produzione sostenibile e Kube Design con l’arredo in cartone, che hanno portato la loro testimonianza imprenditoriale.
E' stato bello constatare come tutti i rappresentanti di queste aziende “green” fossero molto giovani.

Da qui la domanda: la Green Economy può essere un'opportunità per l'occupazione giovanile?
Per un ragazzo italiano è quasi normale non avere un lavoro: oltre un giovane su quattro è infatti disoccupato. Secondo gli ultimi dati dell’Istat, il tasso di disoccupazione giovanile, cioè di coloro che hanno un’età compresa tra 15 e 24 anni, è del 26,8%, in aumento rispetto a luglio 2009 (25,7%), ma in diminuzione di 0,6 punti percentuali rispetto a giugno 2010. Se ai giovani va male, non va meglio al resto della popolazione: a luglio il tasso di disoccupazione è stato dell’8,4%, stabile rispetto al mese precedente, ma in aumento dello 0,5% rispetto a luglio 2009. In un anno gli occupati sono diminuiti di 172mila unità. Rispetto a giungo 2010 invece si è registrata una diminuzione di 18mila unità (-0,1%).

Come va invece l'economia “green”?
Un indagine condotto da Legambiente Marche su 8 aziende marchigiane “green”: Energy Resources Srl; FAAM Gruop; Gruppo Loccioni; Brandoni Engineering srl; Brandoni Solare Spa; GI&Holding SpA (Gruppo Ghergo); Sistemi 2000& Proget.Ar.Te Group Srl e SPES Scpa ha dato i seguenti risultati:
  1. Il fatturato del 2009 è risultato più del doppio del fatturato 2005;
  2. Gli occupati totali di queste aziende sono passati da 673 del 2005 a 1.067 del 2009;
  3. L'età media degli occupati 35,8.
Tutto ciò ci fa ben sperare.
Leonello Negozi

martedì 5 ottobre 2010

Stoccaggio scorie radiattive: la Sogin identifica un area anche nella provincia di Ancona

La SOGIN società controllata al 100% dal Ministero dell’Economia, ha individuato, secondo un articolo pubblicato il 22 settembre dal “Sole 24 Ore”, le 52 aree idonee alla localizzazione delle scorie nucleari. Il criterio di scelta di questi luoghi nasce da un processo di “esclusione”. La Sogin infatti non ha individuato “i luoghi migliori per ospitare il deposito atomico, ma al contrario ha indicato in quali posti l’impianto non va messo”
Una di queste aree idonee allo stoccaggio di scorie radioattive è localizzata nella provincia di Ancona. L'area con dimensioni di circa 300 ettari (l'estenzione dell'impianto di stoccaggio) è situata tra i comuni di Jesi, Osimo e Filottrano, la localizzazione precisa non la si conosce essendo la mappa sottoposta a segreto e non è disponibile.
L'ex ministro ad interim dello Sviluppo economico, Silvio Berlusconi, ha inviato alla Sogin un documento in cui chiede di fermare, per il momento, l'ottimo lavoro già fatto, perché manca l'Agenzia per la sicurezza del nucleare e deve essere condotta la complessa procedura di valutazione ambientale strategica (Vas). Certo, sono molte le località indicate (52) e non in tutte si andranno a realizzare i depositi di scorie nucleari, che potrebbe essere anche uno solo, ma la cosa non ci tranquillizza.

E’ scandaloso – hanno dichiarato i senatori Roberto Della Seta e Francesco Ferrante del direttivo Ecodem– che la lista sia tenuta segreta dal Governo. Questo contraddice l’esigenza di procedere nella massima chiarezza e nel coinvolgimento di tutti gli interessi coinvolti alla scelta dei siti nazionali ed è la conferma che il Governo Berlusconi e la sua maggioranza hanno in mente una via militare per il ritorno all’energia atomica, in cui ai cittadini vengono imposte scelte decise da pochissimi senza nessun controllo democratico”.

Come Ecologisti Democratici Vallesina crediamo che il futuro energetici e l'occupazione sono nelle fonti rinnovabili. Il nucleare è antieconomico e pericoloso per i problemi non risolti relativi alla tecnologia, ai siti ed allo smaltimento delle scorie.

Come Ecologisti Democratici Vallesina siamo, insieme ad altre associazioni, impegnati a favore dell'approvazione di una legge di iniziativa popolare per la quale stiamo raccogliendo le firme che promuova l’efficienza energetica, lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e contro il ritorno al nucleare in Italia.

mercoledì 29 settembre 2010

Intervista a Fabrizio Vigni presidente nazionale Ecologisti Democratici/2

Il confronto si sposta quindi sui contenuti del programma del PD e del centrosinistra?

Su questo penso che come Ecodem abbiamo molto da dire.
Diciamoci la verità: la cultura politica del Pd non è ancora all’altezza delle sfide del nostro tempo. Qui non è questione di maggioranza o minoranza. E’ una inadeguatezza complessiva. Se siamo dentro un passaggio d’epoca, e lo siamo, non puoi affrontarlo con vecchie ricette. Se siamo dentro la più grande crisi dal 1929, non puoi pensare che sia solo una parentesi, per poi tornare a fare le cose di prima.
Per fare un esempio: come si fa a continuare a parlare di crescita economica come se nulla fosse, senza fare i conti con la necessità di orientare lo sviluppo verso una economia ecologica? E non basta neppure dire ‘torniamo al Lingotto’, perché in questi due anni sono successe cose enormi nel mondo, nel rapporto tra politica ed economia.
Non sono problemi solo del Pd, è l’intera sinistra europea che ancora non trova il bandolo della matassa, idee forti capaci di segnare un’epoca e dare una speranza di futuro. L’ultima idea forte del riformismo è stata il ‘welfare’, poi poco o nulla. Oggi può essere la rivoluzione della green economy, una nuova idea di benessere legata a diversi stili di vita.

L’ultimo sondaggio sulla Germania dà i verdi al 24 per cento, alla pari con l’Spd: non dice nulla, al Pd, un dato come questo?”.

martedì 28 settembre 2010

Intervista a Fabrizio Vigni presidente nazionale Ecologisti Democratici/1

Quale ruolo, secondo te, deve avere l’associazione?

Penso che abbiamo tre compiti:

  1. ridefinire la missione dell’associazione, per farne ancor più un luogo aperto, un punto di riferimento per l’ambientalismo riformista, anche oltre i confini del Pd.

  2. incidere molto di più, con le nostre idee ed il nostro punto di vista, nel confronto interno al partito: il punto di vista unitario di tutti gli Ecologisti democratici. E se per farci ascoltare di più dal Pd dovremo alzare la voce, l’alzeremo. 

  3. lavorare sulle proposte da mettere al centro del programma del Pd e del centrosinistra: le nostre idee per l’Italia”.

sabato 25 settembre 2010

Comunicato dell'esecutivo

Un articolo sul Messaggero del 20 settembre dal titolo “Verso il congresso PD Jesino ...” indica negli Ecodem una fazione del Pd nella competizione per la segreteria cittadina di Jesi. Abbiamo telefonato al giornalista Matteo Tarabelli chiedendogli da quale fatto, affermazione o altro lui evince ciò.
Non ve ne sono.

Gli Ecologisti Democratici non sono una fazione/corrente all'interno del Partito Democratico e non lo saremo a Jesi. Come esecutivo siamo impegnati alla costruzione di un Circolo che sia un punto di riferimento per l’ambientalismo riformista, anche oltre i confini del Pd e la qualità ed il numero degli iscritti (il 40% non risiede a Jesi) evidenziano queste diverse sensibilità e posizioni partitiche. Sensibilità e posizioni in parte espresse nell'esecutivo, che guiderà il Circolo fino all'assemblea elettiva (da tenersi entro l'anno). Assemblea elettiva nella quale gli iscritti al Circolo eleggeranno (a scrutinio segreto) il futuro gruppo dirigente.

Come componenti dell'esecutivo degli Ecologisti Democratici Vallesina non possiamo che riaffermare quanto detto nell'assemblea fondativa.
Gli obiettivi principali che ci prefiggiamo per il Circolo possono essere così sintetizzati:
1°) impegnarci per una politica in cui la qualità ambientale è elemento decisivo per uno sviluppo sociale ed economico fortemente radicato nel territoriale. (come l'iscritto vorrà coniugare questo impegno all'interno della politica e della società civile è una sua personale scelta).
2°) formare dei quadri politici, preparati sulle questioni ambientali; capaci di fondare le loro proposte su basi razionali e scientifiche. (come l'iscritto vorrà trasformare queste conoscenze in decisioni politiche ed impegno civile è una sua personale scelta).

Come Ecologisti Democratici Vallesina vogliamo essere faziosi nell'impegno per uno sviluppo sostenibile e più equo ed ogni iscritto armato di questa partigianeria saprà con determinazione propria decidere con quale squadra giocare (dentro e fuori dal Pd).

Patrizia Pieretti, Eva Sopranzetti, Antonino Alberici, Gianluca Fioretti, Leonello Negozi.

lunedì 20 settembre 2010

Nucleare? Respingilo al mittente.

Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti parlando di energia, nell'ambito della kermesse organizzata dal Pdl a Cortina d'Ampezzo ha detto: «Il business dell'eolico è uno degli affari di corruzione più grandi e la quota di maggioranza francamente non appartiene a noi. Con Berlusconi abbiamo già stilato un documento fatto di otto punti, che poi magari diventeranno cinque. Un punto che ci penalizza è quello del nucleare: noi importiamo energia. Mentre tutti gli altri paesi stanno investendo sul nucleare noi facciamo come quelli che si nutrono mangiando caviale, non è possibile. Non dobbiamo credere a quelli che raccontano le balle dei mulini a vento, le balle dell'eolico, vi siete mai chiesti perché in Italia non ci sono i mulini a vento? Quello dell'eolico è un business ideato da organizzazioni corrotte che vogliono speculare e di cui noi non abbiamo certo la quota di maggioranza».

Firma la petizione di Legambiente “PER IL CLIMA CONTRO IL NUCLEARE”

venerdì 17 settembre 2010

Chiediamo ai governi regionali ed alle amministrazioni locali

I governi regionali e le amministrazioni locali possono svolgere un ruolo importante sulla strada della "green economy". Per questo chiediamo loro:

  1. di guidare la rivoluzione dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili, fare la propria parte nelle politiche per il clima. Servono piani regionali che fissino obiettivi, strumenti, azioni. Piani per il risparmio energetico e per la bioedilizia. Semplificando le procedure per gli impianti. Sostenendo la modernizzazione ecologica dei sistemi produttivi – anche attraverso distretti tecnologici e poli di innovazione per lo sviluppo di nuove filiere industriali.

  2. di contrastare nel territorio la pressione della rendita immobiliare, che ha prodotto un crescente e insostenibile consumo del suolo. Che trova un anello debole negli enti locali, spinti a cercare nelle entrate da oneri immobiliari una copertura alle difficoltà finanziarie. Orientando la pianificazione urbanistica verso la riqualificazione e il recupero del patrimonio edilizio. Orientando l’edilizia verso l’efficienza energetica e la sicurezza antisismica. Prevenendo il dissesto idrogeologico dell’Italia che frana e resta sott’acqua. Tutelando paesaggio, biodiversità, aree naturali protette.

  3. di sviluppare i servizi pubblici locali (acqua, rifiuti, trasporto pubblico).

giovedì 16 settembre 2010

Chiediamo al governo

  1. di adottare tutte le misure necessarie per rispettare gli obiettivi del protocollo di Kyoto al 2012, e quelli del pacchetto “20, 20, 20” dell’Unione Europea per il 2020;
  2. di confermare gli incentivi economici e fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, ripristinando l’obbligo di certificazione, e per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza;
  3. di lanciare un grande programma di sostegno per le imprese che investono in ricerca e innovazione per produzioni di beni a minore impatto energetico e ambientale;
  4. di semplificare le procedure autorizzative per l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili;
  5. di incrementare il fondo nazionale per il trasporto pubblico, premiando le Regioni che sviluppano infrastrutture e servizi di mobilità sostenibile di persone e merci, come piste ciclabili, tramvie, filobusvie, metropolitane, car pooling, car sharing, bike sharing;
  6. di escludere dai vincoli finanziari del patto di stabilità gli investimenti dei Comuni e delle Province destinati all’efficienza energetica e alle energie pulite.

mercoledì 15 settembre 2010

Ambiente e politica

L'ambiente conta sempre di più nella coscienza individuale e collettiva.
Deve contare altrettanto anche nell'agenda della politica.
  1. Conta di più perché la lotta ai mutamenti climatici è un impegno vitale per il futuro anche prossimo dell'umanità.
  2. Conta di più perché la globalizzazione dello sviluppo economico, con una estensione senza precedenti dei prelievi di risorse naturali e degli impatti sui beni comuni come l’aria,l’acqua , la biodiversità, impone una svolta nelle produzioni e nei consumi per poter vivere meglio in molti e non in pochi , in modo sostenibile per gli equilibri ecologici.
  3. Conta di più, l’ambiente, anche per lo sviluppo: le innovazioni necessarie per produrre, per consumare in modo sostenibile, cioè minimizzando l’impatto sull’ambiente e lo spreco di risorse naturali, sono un fattore crescente di competitività e di successo economico.

martedì 14 settembre 2010

Come superare la crisi economica?

Per fronteggiare la crisi e lavorare per un futuro migliore dobbiamo al tempo stesso agire in due direzioni.
La prima è quella di difendere, nella crisi, le aree più deboli, di impedire che qualcuno rimanga indietro, che la società si strappi.
La seconda è individuare quali sono i terreni, i settori e dunque le scelte concrete che consentono di rilanciare l’economia.
Larga parte di queste scelte incrociano la green economy. Intesa non solo come settori legati alle fonti rinnovabili, al risparmio energetico, alla edilizia di qualità, al trasporto a basso impatto, alle produzioni di beni e merci a minor impatto ambientale. Più in generale una scommessa sull’innovazione, sulla ricerca, sulla conoscenza, sulla qualità, sul legame con la nostra storia e i nostri territori appare la più solida prospettiva per la nostra economia. Questa prospettiva si concilia con la vitalità e versatilità del nostro sistema di piccole e medie imprese.
Leonello Negozi

venerdì 10 settembre 2010

Angelo Vassallo



Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica barbaramente ucciso per il suo impegno contro la criminalità organizzata, era stato anche promotore e coordinatore del circolo degli Ecologisti Democratici nel Cilento. Gli Ecodem parteciperanno ai funerali con una delegazione formata dal Presidente nazionale Fabrizio Vigni, da Maurizio Conte Presidente regionale e Giovanni Lattanzi dell’esecutivo nazionale.

“Piangiamo la morte di un uomo appassionato ed onesto, di un amministratore che ha dedicato tutto il suo impegno alla salvaguardia dell’ambiente ed alla affermazione della legalità. Un impegno coraggioso che gli è costato la vita. Nel nome di Angelo Vassallo – riportano gli Ecodem in una nota – proseguiremo la battaglia per contrastare la criminalità organizzata e le ecomafie, per fare dell’ambiente una leva per la rinascita del Sud, per dare nuovo impulso ad un movimento di riscossa civile e democratica”.

lunedì 6 settembre 2010

INVITO

giovedì, 9 settembre alle ore 21.30
presso il CANTINONE
in via SAN MARINO - Jesi
(a pochi passi da Porta Valle)

Riunione fondativa del Circolo
ECOLOGISTI DEMOCRATICI VALLESINA

Gli Ecologisti Democratici sono una associazione che intende rappresentare e promuovere l'ambientalismo politico riformista.
Gli Ecologisti Democratici sono aperti all'adesione di tutte le persone interessate all'affermazione delle idee e dei principi della sostenibilità ambientale come criterio irrinunciabile per un benessere e un progresso autentici.

Come ECOLOGISTI DEMOCRATICI VALLESINA gli obiettivi che ci prefiggiamo sono:
  1. impegnarci per una politica in cui la qualità ambientale è elemento decisivo per uno sviluppo sociale ed economico fortemente radicato nel territorio;
  2. formare dei quadri politici preparati sulle questioni ambientali e capaci di fondare le loro proposte su basi razionali e scientifiche.
Passi successivi
  • 31 ottobre Assemblea del Circolo per l'elezione degli organismi dirigenti e dei delegati al congresso regionale. 
  • novembre Congresso organizzativo regionale 
  • 10/11/12 dicembre 1° Congresso nazionale Ecologisti Democratici.
La quota di adesione al Circolo è di 10 euro.

il cannocchiale

lunedì 30 agosto 2010

Leonello Negozi alla tavola rotonda sulla GREEN ITALY - Una nuova fase di sviluppo dei sistemi produttivi e dell'occupazione

A nome degli Ecologisti Democratici voglio per primo ringraziare per primo il PD di Jesi per averci concesso questo spazio all'interno della loro festa.
Gli Ecologisti Democratici sono ormai una presenza significativa in tutto il territorio nazionale ed nei giorni 10-11 e 12 dicembre svolgeremo il nostro 1° congresso nazionale. Congresso nel quale: rifletteremo su come organizzarci e lavorare per mettere al centro della politica italiana l’ambientalismo riformista e come il nostro impegno può affermare nella politica le ragioni dello sviluppo sostenibile. Uno sviluppo che soddisfi i bisogni materiali, culturali e sociali delle persone e delle comunità. Che garantisca i diritti delle future generazioni, senza compromettere l'ambiente, il clima, le risorse naturali del nostro pianeta, anzi valorizzandole come un fattore cruciale del benessere economico e sociale.
Gli Ecologisti Democratici sono anche una presenza nella Vallesina ed è per questo che abbiamo deciso di formalizzare questa presenza attraverso la costituzione di un Circolo. Atto che avverrà formalmente giovedì 9 settembre.
Gli obiettivi principali che ci prefiggiamo nel costituire il Circolo sono:
1°) impegnarci per una politica in cui la qualità ambientale è elemento decisivo per uno sviluppo sociale ed economico fortemente radicato nel territoriale.
2°) formare dei quadri politici, preparati sulle questioni ambientali; capaci di fondare le loro proposte su basi razionali e scientifiche.

Voglio, anche, ringraziare quanti hanno accettato l'invito a partecipare a questa tavola rotonda. Noi abbiamo voluto invitare cittadini, amministratori ed imprenditori che potevano portare la loro esperienza diretta convinti che un po' di futuro per questo nostro paese è già in mezzo a noi e vogliamo mostrarvelo.
In questi ultimi anni è di molto accresciuta la sensibilità nei confronti delle questioni ambientali e questa accresciuta sensibilità cambia i nostri comportamenti, cambia i nostri stili di vita, cambia le nostre scelte nel fare gli acquisti. Basta vedere come si sta adeguando la pubblicità. Cambia anche il modo in cui saranno valutate le scelte fatte dalla politica.
Questi cambiamenti obbligano il mondo imprenditoriale e la classe politica a rinnovarsi. Da qui per la politica la necessità di mettere al centro delle sue scelte le questioni ambientali dando delle risposte concrete.
E' su queste questioni del resto che si constata in Italia il divario più grande tra centrosinistra e centrodestra. Basti pensare alle scelte fatte dal governo Berlusconi: le varie sanatorie dell’abusivismo edilizio; il ritorno al nucleare; il taglio delle risorse per la difesa del suolo; la mancata proroga della detrazione del 55%.
Il centrodestra italiano ha ancora un approccio tradizionale che vede nelle politiche ambientali un lusso da periodi di vacche grasse.
Non è così, basta vedere cosa fanno anche leader del centrodestra come Sarkozy, la Merkel e Cameron.

Ambiente ed economia non sono in contraddizione. La Francia, la Germania e la Gran Bretagna per uscire dalla crisi hanno già avviato politiche industriali di ampio respiro basate sulla sostenibilità ambientale. E negli Stati Uniti l'amministrazione Obama sta promuovendo in questo settore un grande piano d'investimento.
Queste scelte per il clima e l'ambiente che all'inizio possono sembrare un freno allo sviluppo perché introducono vincoli invece finiscono con il portare un vantaggio competitivo a chi le compie. Basta vedere l'esperienza della Germania dove una forte presenza ecologista ha portato a misure ambientali severe che potevano sembravano dei pesi e che invece si sono trasformate in un volano dell'economia, creando nuovi posti di lavoro.
Già da ora, dal punto di vista occupazionale, la green economy ha superato l'industria “tradizionale”. In campo energetico si conta al momento 3,4 milioni di posti di lavoro, superando così i 2,8 milioni dell'industria “tradizionale” mineraria, dell'elettricità, del gas, del cemento, dell’acciaio e del ferro.
A guidare la classifica europea delle professioni verdi in questo momento sono per l'eolico, la Germania, la Spagna e Danimarca e per l'energia solare, la Germania e la Spagna.

Nella strada della green economy un ruolo importante può averlo le amministrazioni locali. Ed è partendo da questa considerazione che rivolgo un accorato invito alle amministrazioni centrosinistra affinché percorrano questa strada.
Se le Regioni sapranno guidare la rivoluzione dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili per fare la propria parte nelle politiche per il clima? Se sapranno sviluppare i servizi pubblici locali come ad esempio i trasporto?
Se le provincie sapranno lavorare per prevenire il dissesto idrogeologico di un Italia che frana e resta sott’acqua, ogni volta che piove un po' più del normale?
Se i comuni sapranno orientare la pianificazione urbanistica verso la riqualificazione e il recupero del patrimonio edilizio ed orientare l’edilizia verso l’efficienza energetica e la sicurezza antisismica?
Se le nostre amministrazioni sapranno fare questo? Entreremo nel cuore degli italiani ed avremo costruito un futuro migliore, più desiderabile, una società più giusta e più coesa.
GLI INVITATI A QUESTA TAVOLA ROTONDA CI PERMETTONO DI GUARDARE AL FUTURO CON UNA SPERANZA BASATA SUI FATTI E DI QUESTO LI RINGRAZIO DI NUOVO.

venerdì 27 agosto 2010

Tavola rotonda: GREEN ITALY - Una nuova fase di sviluppo dei sistemi produttivi e dell'occupazione.

Gli ECOLOGISTI DEMOCRATICI VALLESINA organizzano domenica 29 agosto alle ore 18.30 all'interno della Festa del PARTITO DEMOCRATICO presso il Parco del Ventaglio a Jesi una tavola rotonda sul tema: GREEN ITALY - Una nuova fase di sviluppo dei sistemi produttivi e dell'occupazione.
Introduce: Leonello Negozi (Ecologisti Democratici Vallesina).
Modera: Silvia Rosati (Assemblea Regionale PD).
Partecipano: Enrico Cappanera (A.D. di Energy Resources Srl – Ancona); Bruno Chiappa (Presidente della Stalla San Fortunato Coop. Agricola – Serra de' Conti); Fabrizio Mancini (Assessore Urbanistica, Ambiente ed Attività Produttive Comune di Maiolati Spontini); Vincenzo Russo (Presidente del Circolo Legambiente “Azzaruolo”) Alessandro Simoni (CdA di Enerprog Srl – Jesi) Manuele Vindusca (A.D. di WT Motors Srl – Jesi).
Conclude: Massimo Pintus (Direttore nazionale ECOLOGISTI DEMOCRATICI).

Gli ECOLOGISTI DEMOCRATICI sono una associazione politica, ecologista che intende rappresentare e promuovere l’ambientalismo politico riformista.
Gli ECOLOGISTI DEMOCRATICI sono impegnati per affermare nella politica le ragioni dello sviluppo sostenibile: uno sviluppo che soddisfi i bisogni materiali, culturali, sociali delle persone e delle comunità e garantisca i diritti delle future generazioni, senza compromettere l'ambiente, il clima, le risorse naturali del nostro pianeta e anzi valorizzando la qualità ambientale come un fattore cruciale del benessere economico e sociale.
Per gli ECOLOGISTI DEMOCRATICI una nuova politica che si voglia autenticamente riformista non può non avere al centro anche l'ambiente. Questa necessità è tanto più forte ed urgente in Italia: dove si pongono problemi ambientali di inusuale asprezza - dall'illegalità ambientale dell'abusivismo edilizio o delle ecomafie, al dissesto idrogeologico, alla morsa dell'inquinamento che attanaglia le nostre città -, e dove d'altra parte la qualità ambientale è un elemento decisivo di una rete fitta e preziosa di economie dal forte radicamento territoriale e dallo spiccato valore immateriale.

Gli ECOLOGISTI DEMOCRATICI sono ormai una realtà radicata in tutto il territorio nazionale e svolgeranno il loro 1° congresso nazionale nei giorni 10-11 e 12 dicembre p.v.
Gli ECOLOGISTI DEMOCRATICI sono anche una realtà nella Vallesina e questa presenza verrà formalizzata il giorno 9 settembre attraverso la costituzione del Circolo ECOLOGISTI DEMOCRATICI VALLESINA.

sabato 31 luglio 2010

Verso il congresso degli Ecodem


     Si svolgerà a Roma, dal 10 al 12 dicembre, il congresso nazionale della associazione degli Ecologisti Democratici. Lo ha deciso il direttivo nazionale, che nella sua ultima riunione ha di fatto avviato il percorso congressuale.
     A settembre vi sarà una nuova riunione del direttivo per varare il documento politico che sarà poi discusso ad ottobre nelle assemblee dei circoli territoriali e successivamente, entro la fine di novembre, nei congressi regionali.
     Il direttivo, che ha anche approvato il regolamento congressuale ha indicato l’obiettivo di fare del congresso nazionale e di quelli territoriali appuntamenti aperti di confronto sull’ambientalismo, sulle prospettive del PD e del centrosinistra, sui programmi per la green economy e per l’Italia. “ Sarà non solo l’occasione per fare un bilancio dei primi tre anni di vita degli ecodem e ridefinire il ruolo dell’associazione come soggetto ancor più punto di riferimento dell’ambientalismo politico nel centrosinistra – ha detto Fabrizio Vigni – ma anche per dare una scossa in positivo al PD su tre temi fondamentali: l’identità del riformismo nel 21° secolo, un programma per l’Italia che metta al centro la green economy, la battaglia per la legalità e per la buona politica.”

giovedì 29 luglio 2010

Costituzione circolo Ecologisti Democratici Vallesina

Gli Ecologisti Democratici sono oramai una realtà strutturata nel territorio e presente in tutte le regioni italiane.
Luigino Quarchioni, componente del Direttivo Nazionale degli Ecodemocratici, in collaborazione con altri volontari sta lavorando per strutturare anche nella regione Marche l'Associazione.
Il piano di strutturazione regionale dell'Associazione prevede le fasi seguenti:

  • nascita di almeno un Circolo ogni provincia;

  • svolgimento di un congresso regionale organizzativo da tenersi entro novembre 2010.
Le fasi previste per la fondazione/costituzione degli Ecologisti Democratici Vallesina sono le seguenti:

  1. sottoscrizione da parte dei soci fondatori dell'atto costitutivo, elezione del comitato direttivo (temporaneo) ed approvazione dello statuto;

  2. attuazione dell'assemblea elettiva degli organismi statutari da effettuare prima del congresso regionale organizzativo.
Gli scopi principali che ci guidano alla costituzione del Circolo locale sono le idee ed i principi della sostenibilità ambientale come criterio irrinunciabile per un benessere ed un progresso autentico.
Convinti che tali obiettivi possono essere raggiunti solo attraverso la formazione di vasto gruppo dirigente e di tanti cittadini che affermino nella politica le ragioni dello sviluppo sostenibile: uno sviluppo che soddisfi i bisogni materiali, culturali, sociali delle persone e delle comunità; senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni; senza compromettere l'ambiente, il clima, le risorse naturali del nostro pianeta; anzi valorizzando la qualità ambientale come un fattore cruciale del benessere economico e sociale.

Per maggiori informazioni sull'Associazione Ecologisti Democratici nazionale puoi consultare il sito:
Se sei interessato ad essere un socio fondatore del Circolo o vuoi ulteriori informazioni puoi contattarci all'indirizzo e_mail: