mercoledì 29 settembre 2010

Intervista a Fabrizio Vigni presidente nazionale Ecologisti Democratici/2

Il confronto si sposta quindi sui contenuti del programma del PD e del centrosinistra?

Su questo penso che come Ecodem abbiamo molto da dire.
Diciamoci la verità: la cultura politica del Pd non è ancora all’altezza delle sfide del nostro tempo. Qui non è questione di maggioranza o minoranza. E’ una inadeguatezza complessiva. Se siamo dentro un passaggio d’epoca, e lo siamo, non puoi affrontarlo con vecchie ricette. Se siamo dentro la più grande crisi dal 1929, non puoi pensare che sia solo una parentesi, per poi tornare a fare le cose di prima.
Per fare un esempio: come si fa a continuare a parlare di crescita economica come se nulla fosse, senza fare i conti con la necessità di orientare lo sviluppo verso una economia ecologica? E non basta neppure dire ‘torniamo al Lingotto’, perché in questi due anni sono successe cose enormi nel mondo, nel rapporto tra politica ed economia.
Non sono problemi solo del Pd, è l’intera sinistra europea che ancora non trova il bandolo della matassa, idee forti capaci di segnare un’epoca e dare una speranza di futuro. L’ultima idea forte del riformismo è stata il ‘welfare’, poi poco o nulla. Oggi può essere la rivoluzione della green economy, una nuova idea di benessere legata a diversi stili di vita.

L’ultimo sondaggio sulla Germania dà i verdi al 24 per cento, alla pari con l’Spd: non dice nulla, al Pd, un dato come questo?”.

martedì 28 settembre 2010

Intervista a Fabrizio Vigni presidente nazionale Ecologisti Democratici/1

Quale ruolo, secondo te, deve avere l’associazione?

Penso che abbiamo tre compiti:

  1. ridefinire la missione dell’associazione, per farne ancor più un luogo aperto, un punto di riferimento per l’ambientalismo riformista, anche oltre i confini del Pd.

  2. incidere molto di più, con le nostre idee ed il nostro punto di vista, nel confronto interno al partito: il punto di vista unitario di tutti gli Ecologisti democratici. E se per farci ascoltare di più dal Pd dovremo alzare la voce, l’alzeremo. 

  3. lavorare sulle proposte da mettere al centro del programma del Pd e del centrosinistra: le nostre idee per l’Italia”.

sabato 25 settembre 2010

Comunicato dell'esecutivo

Un articolo sul Messaggero del 20 settembre dal titolo “Verso il congresso PD Jesino ...” indica negli Ecodem una fazione del Pd nella competizione per la segreteria cittadina di Jesi. Abbiamo telefonato al giornalista Matteo Tarabelli chiedendogli da quale fatto, affermazione o altro lui evince ciò.
Non ve ne sono.

Gli Ecologisti Democratici non sono una fazione/corrente all'interno del Partito Democratico e non lo saremo a Jesi. Come esecutivo siamo impegnati alla costruzione di un Circolo che sia un punto di riferimento per l’ambientalismo riformista, anche oltre i confini del Pd e la qualità ed il numero degli iscritti (il 40% non risiede a Jesi) evidenziano queste diverse sensibilità e posizioni partitiche. Sensibilità e posizioni in parte espresse nell'esecutivo, che guiderà il Circolo fino all'assemblea elettiva (da tenersi entro l'anno). Assemblea elettiva nella quale gli iscritti al Circolo eleggeranno (a scrutinio segreto) il futuro gruppo dirigente.

Come componenti dell'esecutivo degli Ecologisti Democratici Vallesina non possiamo che riaffermare quanto detto nell'assemblea fondativa.
Gli obiettivi principali che ci prefiggiamo per il Circolo possono essere così sintetizzati:
1°) impegnarci per una politica in cui la qualità ambientale è elemento decisivo per uno sviluppo sociale ed economico fortemente radicato nel territoriale. (come l'iscritto vorrà coniugare questo impegno all'interno della politica e della società civile è una sua personale scelta).
2°) formare dei quadri politici, preparati sulle questioni ambientali; capaci di fondare le loro proposte su basi razionali e scientifiche. (come l'iscritto vorrà trasformare queste conoscenze in decisioni politiche ed impegno civile è una sua personale scelta).

Come Ecologisti Democratici Vallesina vogliamo essere faziosi nell'impegno per uno sviluppo sostenibile e più equo ed ogni iscritto armato di questa partigianeria saprà con determinazione propria decidere con quale squadra giocare (dentro e fuori dal Pd).

Patrizia Pieretti, Eva Sopranzetti, Antonino Alberici, Gianluca Fioretti, Leonello Negozi.

lunedì 20 settembre 2010

Nucleare? Respingilo al mittente.

Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti parlando di energia, nell'ambito della kermesse organizzata dal Pdl a Cortina d'Ampezzo ha detto: «Il business dell'eolico è uno degli affari di corruzione più grandi e la quota di maggioranza francamente non appartiene a noi. Con Berlusconi abbiamo già stilato un documento fatto di otto punti, che poi magari diventeranno cinque. Un punto che ci penalizza è quello del nucleare: noi importiamo energia. Mentre tutti gli altri paesi stanno investendo sul nucleare noi facciamo come quelli che si nutrono mangiando caviale, non è possibile. Non dobbiamo credere a quelli che raccontano le balle dei mulini a vento, le balle dell'eolico, vi siete mai chiesti perché in Italia non ci sono i mulini a vento? Quello dell'eolico è un business ideato da organizzazioni corrotte che vogliono speculare e di cui noi non abbiamo certo la quota di maggioranza».

Firma la petizione di Legambiente “PER IL CLIMA CONTRO IL NUCLEARE”

venerdì 17 settembre 2010

Chiediamo ai governi regionali ed alle amministrazioni locali

I governi regionali e le amministrazioni locali possono svolgere un ruolo importante sulla strada della "green economy". Per questo chiediamo loro:

  1. di guidare la rivoluzione dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili, fare la propria parte nelle politiche per il clima. Servono piani regionali che fissino obiettivi, strumenti, azioni. Piani per il risparmio energetico e per la bioedilizia. Semplificando le procedure per gli impianti. Sostenendo la modernizzazione ecologica dei sistemi produttivi – anche attraverso distretti tecnologici e poli di innovazione per lo sviluppo di nuove filiere industriali.

  2. di contrastare nel territorio la pressione della rendita immobiliare, che ha prodotto un crescente e insostenibile consumo del suolo. Che trova un anello debole negli enti locali, spinti a cercare nelle entrate da oneri immobiliari una copertura alle difficoltà finanziarie. Orientando la pianificazione urbanistica verso la riqualificazione e il recupero del patrimonio edilizio. Orientando l’edilizia verso l’efficienza energetica e la sicurezza antisismica. Prevenendo il dissesto idrogeologico dell’Italia che frana e resta sott’acqua. Tutelando paesaggio, biodiversità, aree naturali protette.

  3. di sviluppare i servizi pubblici locali (acqua, rifiuti, trasporto pubblico).

giovedì 16 settembre 2010

Chiediamo al governo

  1. di adottare tutte le misure necessarie per rispettare gli obiettivi del protocollo di Kyoto al 2012, e quelli del pacchetto “20, 20, 20” dell’Unione Europea per il 2020;
  2. di confermare gli incentivi economici e fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, ripristinando l’obbligo di certificazione, e per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza;
  3. di lanciare un grande programma di sostegno per le imprese che investono in ricerca e innovazione per produzioni di beni a minore impatto energetico e ambientale;
  4. di semplificare le procedure autorizzative per l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili;
  5. di incrementare il fondo nazionale per il trasporto pubblico, premiando le Regioni che sviluppano infrastrutture e servizi di mobilità sostenibile di persone e merci, come piste ciclabili, tramvie, filobusvie, metropolitane, car pooling, car sharing, bike sharing;
  6. di escludere dai vincoli finanziari del patto di stabilità gli investimenti dei Comuni e delle Province destinati all’efficienza energetica e alle energie pulite.

mercoledì 15 settembre 2010

Ambiente e politica

L'ambiente conta sempre di più nella coscienza individuale e collettiva.
Deve contare altrettanto anche nell'agenda della politica.
  1. Conta di più perché la lotta ai mutamenti climatici è un impegno vitale per il futuro anche prossimo dell'umanità.
  2. Conta di più perché la globalizzazione dello sviluppo economico, con una estensione senza precedenti dei prelievi di risorse naturali e degli impatti sui beni comuni come l’aria,l’acqua , la biodiversità, impone una svolta nelle produzioni e nei consumi per poter vivere meglio in molti e non in pochi , in modo sostenibile per gli equilibri ecologici.
  3. Conta di più, l’ambiente, anche per lo sviluppo: le innovazioni necessarie per produrre, per consumare in modo sostenibile, cioè minimizzando l’impatto sull’ambiente e lo spreco di risorse naturali, sono un fattore crescente di competitività e di successo economico.

martedì 14 settembre 2010

Come superare la crisi economica?

Per fronteggiare la crisi e lavorare per un futuro migliore dobbiamo al tempo stesso agire in due direzioni.
La prima è quella di difendere, nella crisi, le aree più deboli, di impedire che qualcuno rimanga indietro, che la società si strappi.
La seconda è individuare quali sono i terreni, i settori e dunque le scelte concrete che consentono di rilanciare l’economia.
Larga parte di queste scelte incrociano la green economy. Intesa non solo come settori legati alle fonti rinnovabili, al risparmio energetico, alla edilizia di qualità, al trasporto a basso impatto, alle produzioni di beni e merci a minor impatto ambientale. Più in generale una scommessa sull’innovazione, sulla ricerca, sulla conoscenza, sulla qualità, sul legame con la nostra storia e i nostri territori appare la più solida prospettiva per la nostra economia. Questa prospettiva si concilia con la vitalità e versatilità del nostro sistema di piccole e medie imprese.
Leonello Negozi

venerdì 10 settembre 2010

Angelo Vassallo



Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica barbaramente ucciso per il suo impegno contro la criminalità organizzata, era stato anche promotore e coordinatore del circolo degli Ecologisti Democratici nel Cilento. Gli Ecodem parteciperanno ai funerali con una delegazione formata dal Presidente nazionale Fabrizio Vigni, da Maurizio Conte Presidente regionale e Giovanni Lattanzi dell’esecutivo nazionale.

“Piangiamo la morte di un uomo appassionato ed onesto, di un amministratore che ha dedicato tutto il suo impegno alla salvaguardia dell’ambiente ed alla affermazione della legalità. Un impegno coraggioso che gli è costato la vita. Nel nome di Angelo Vassallo – riportano gli Ecodem in una nota – proseguiremo la battaglia per contrastare la criminalità organizzata e le ecomafie, per fare dell’ambiente una leva per la rinascita del Sud, per dare nuovo impulso ad un movimento di riscossa civile e democratica”.

lunedì 6 settembre 2010

INVITO

giovedì, 9 settembre alle ore 21.30
presso il CANTINONE
in via SAN MARINO - Jesi
(a pochi passi da Porta Valle)

Riunione fondativa del Circolo
ECOLOGISTI DEMOCRATICI VALLESINA

Gli Ecologisti Democratici sono una associazione che intende rappresentare e promuovere l'ambientalismo politico riformista.
Gli Ecologisti Democratici sono aperti all'adesione di tutte le persone interessate all'affermazione delle idee e dei principi della sostenibilità ambientale come criterio irrinunciabile per un benessere e un progresso autentici.

Come ECOLOGISTI DEMOCRATICI VALLESINA gli obiettivi che ci prefiggiamo sono:
  1. impegnarci per una politica in cui la qualità ambientale è elemento decisivo per uno sviluppo sociale ed economico fortemente radicato nel territorio;
  2. formare dei quadri politici preparati sulle questioni ambientali e capaci di fondare le loro proposte su basi razionali e scientifiche.
Passi successivi
  • 31 ottobre Assemblea del Circolo per l'elezione degli organismi dirigenti e dei delegati al congresso regionale. 
  • novembre Congresso organizzativo regionale 
  • 10/11/12 dicembre 1° Congresso nazionale Ecologisti Democratici.
La quota di adesione al Circolo è di 10 euro.

il cannocchiale