giovedì 21 ottobre 2010

Contro la realizzazione di stoccaggio di scorie nucleari sul territorio regionale

Di seguito il testo della mozione presentata dal consigliere Binci ed approvata dal Consiglio regionale in data 12 ottobre 2010:
Premesso:
che nel 1987 il popolo italiano si è pronunciato per via referendaria sulla fine della produzione di energia nucleare nel nostro paese; che nel mondo, pur essendo attive molte centrali nucleari, la percentuale di energia prodotta resta modesta (il 6,4 per cento), costosa (rispetto alle altre fonti), in via di esaurimento (a causa del combustibile uranio);
che anche dopo il 1987 frequenti sono stati gli incidenti, immutati e pericolosi restano gli impatti ambientali, i rischi per la sicurezza della popolazione e le difficoltà per trovare le soluzioni definitive per lo smaltimento delle scorie radioattive, certi sono gli aumenti dei costi dell’uranio;
che l’Italia si deve dotare di un coerente organico piano energetico nazionale che si basi su politiche e misure per l’efficienza e il risparmio energetico, sulle fonti rinnovabili e su un uso efficace delle fonti fossili per la fase di transizione;
Considerato:
che le scorie radioattive prodotte dalle centrale nucleari italiane dismesse non hanno ancora trovato un sito di stoccaggio definitivo, evidenziando l’enorme problema della lavorazione e stoccaggio in sicurezza delle scorie radioattive prodotte che permane anche con le attuale tecnologie di produzione di energia nucleare;
che la Sogin, società controllata al 100 per cento dal Ministero dell’economia e dello sviluppo economico, ha presentato in questi giorni al Governo il piano di individuazione di 52 aree potenzialmente idonee per ospitare i depositi di rifiuti radioattivi;
che tra i siti di stoccaggio di scorie nucleare individuati, sparsi su tutto il territorio nazionale, risulta anche un’area agricola di circa 300 ha situata nella Vallesina;
che la Regione Marche, ha adottato il Piano energetico e ambientale regionale che prescinde totalmente dal possibile apporto dell’energia nucleare e considerato prioritari gli investimenti e le regole per favorire il risparmio e l’efficienza nei consumi energetici, le fonti rinnovabili e le tecnologie efficienti per le produzioni energetiche, con impianti, reti, iniziative già positivamente avviate sul territorio;
L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE
si dichiara contraria alla realizzazione dello stoccaggio di scorie radioattive nelle Marche ed
IMPEGNA
la Giunta regionale ad opporsi alla realizzazione di depositi di scorie radioattive nel proprio territorio, a tutti i livelli decisionali e istituzionali, in quanto lo stoccaggio di scorie nucleari metterebbe a grave rischio la salute e la sicurezza dei cittadini, l’ambiente e le attività agricole turistiche della Regione.

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