martedì 12 aprile 2011

Rinnovabili, governo emani decreto e ripari il danno

Prima dello scellerato ‘decreto Romani’ sulle rinnovabili l’Italia correva, con risultati inimmaginabili fino a qualche anno fa (quarti nel mondo, nel 2010, per crescita del settore, dietro solo alla Cina, alla Germania e agli Stati Uniti) e stava finalmente crescendo anche la filiera industriale nazionale, con un aumento del 520 per cento in 3 anni per le  tecnologie Made in Italy.
Il decreto ha colpito in modo durissimo proprio il settore che più di ogni altro ha prodotto in questi anni crescita dell’economia, dell’occupazione, dell’innovazione, bloccando i progetti delle famiglie e delle imprese ed i finanziamenti delle banche.

Il governo deve rapidamente, e quanto più possibile, riparare il danno. Il decreto sui nuovi incentivi per il fotovoltaico deve essere emanato accogliendo le proposte ragionevoli avanzate anche delle associazioni del settore: salvaguardare gli investimenti già avviati, nessun tetto annuale ai MW installabili, riduzione graduale delle tariffe sul modello tedesco, sostegno allo sviluppo di industrie italiane produttrici di impianti e tecnologie.
Le rinnovabili sono un investimento sul futuro, non un costo.

Fabrizio Vigni - presidente nazionale Ecologisti Democratici

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