venerdì 15 luglio 2011

Manovra, se si vuole lo sviluppo serve fiscalità per l’economia verde

Chi vuole bene all’Italia, di fronte agli attacchi sui mercati finanziari, non può che consentire la rapida approvazione della Manovra economica in Parlamento: bene hanno fatto il Pd e le opposizioni. Ma ciò non cancella le gigantesche responsabilità del governo per i danni inferti al paese, né il giudizio negativo su un provvedimento socialmente ingiusto e totalmente privo di politiche per lo sviluppo.

Non si esce dalla trappola micidiale che stringe l’Italia tra debito pubblico e recessione se non si dà impulso ai settori più innovativi e dinamici dell’economia, in primo luogo alla green economy. Da questo punto di vista sarebbe sbagliato colpire in modo indifferenziato, con tagli lineari, le agevolazioni fiscali: bisogna invece intervenire in maniera selettiva. Vi sono agevolazioni fiscali, come ad esempio il 55 per cento di credito di imposta per l’efficienza energetica delle abitazioni, che in questi anni hanno consentito di attivare lavori per oltre 11 miliardi di euro, con effetti virtuosi per le imprese edili e per l’occupazione. Consolidare ed estendere l’uso della fiscalità per promuovere produzioni e consumi ecologici è una condizione per far ripartire l’economia italiana.
Fabrizio Vigni presidente nazionale Ecodem

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